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Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1 | |
History of an Italian Science Expedition to Himalayas, Kharakhorum and Chinese Turkistan(1913-1914) : vol.1 |
ORIGINE DELLA SPEDIZIONE E SUOI INTENTI 9
renderlo scomponibile in più pezzi, formanti carichi separati. Va da sè che strumenti e parti di strumenti furono disposti ad incastro in casse appositamente costruite, per proteggerli dagli accidenti inevitabili nel trasporto. Rimasero tuttavia alcuni pezzi di apparecchi impossibili a scomporre, che formavano colle loro casse carichi di quaranta e più chilogrammi, ed anche di forma male adatta per il trasporto ; ma i robusti Baltì e Ladachi riuscirono sempre a trasportare tutti gli strumenti dovunque ve ne fu bisogno.
Mentre si preparava il materiale scientifico, io mi occupavo di raccogliere i mezzi per l' esecuzione dell' impresa e di equipaggiare ed organizzare la spedizione.
I contributi di S. M. il Re e di vari privati mecenati, aggiunti a quelli delle Accademie e Società scientifiche, ebbero presto presso a poco completato la somma occorrente, calcolata in circa L. 250.000 Q).
Quanto all' organizzazione della spedizione, bisognava anzitutto ottenere dal Governo dell' India non solo il permesso per . la sua esecuzione, ma il suo appoggio diretto, senza del quale non era neppur da pensare di mettersi in una impresa che poteva solo riuscire colla volonterosa cooperazione dei funzionari ufficiali e delle popolazioni fra cui essa doveva passare. Erano le genti del Bàltistan e del Làdak, sottoposte alla sovranità del Maharagia di Giammu e di Cashmir, e solo il Governo dell' India aveva autorità per ottenerci da lui il più largo aiuto ufficiale. Oltre a ciò, per il pieno svolgimento del nostro programma scientifico, era necessaria la colla- borazione di vari uffici tecnici del Governo Indiano, ed anche per questo bisognava prendere precisi accordi.
La mia proposta fu accolta in India col più grande favore ; e non solo ci furono accordate tutte le nostre richieste, ma quel Governo volle anche assegnare alla spedizione un ragguardevole contributo finanziario. Il Colon. Sir Sidney G. Burrard, a quel tempo Direttore Generale dei lavori geodetici, ed il Colon. Sir Gerald P. Lenox Conyngham, allora Direttore dell' Ufficio Trigonometrico, il Sig. G. T. Walker, Direttore dei servizi meteorologici, ci assicurarono la collaborazione degli uffici da loro dipendenti ; ed inoltre l' Ufficio Trigonometrico volle sostenere le spese per la partecipazione alla spedizione del Magg. Wood e dei due topografi indiani.
Sebbene sia facile equipaggiare di tutto punto una spedizione in India, i nostri bisogni erano così speciali, e legati ad esigenze così diverse dalle consuete, che era più conveniente preparare ogni cosa in Europa, sotto la nostra sorveglianza diretta. Si dovettero studiare modelli appositi di tende per servire da laboratori scientifici. E, per quanto riguardava i nostri alloggi, le provviste, i corredi personali, bisognava pensare non solo alla durata della campagna, ma alle svariatissime condizioni di clima a cui ci saremmo trovati esposti nelle diverse stagioni e nei diversi luoghi, valli,
(1) Vedi in appendice il rendiconto finanziario della spedizione, che contiene l'elenco dei contributori e la distinta delle spese. Un resoconto preliminare fu già pubblicato fin dall' aprile 1915 nel Boll. della R. Soc. Geogr.
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