VALICHI CARACORUM, SUGHET E COCART 457
lone, la Cuen Lun a Nord, e la Aghil a Sud. Gli affluenti più considerevoli discendono dalla Aghil, cioè dal fianco sinistro della valle.
Il cammino è tortuosissimo ; ad ogni istante i contrafforti che sporgono nella valle costringono a guadare il fiume, che provvidenzialmente, come ho detto, è di solito diviso in più rami. Tuttavia, malgrado i nostri alti e robusti cavalli iarcandi, i guadi non sono facili nè piacevoli, nelle acque torve, profonde e veloci, che traspor-
tano e rotolano arbusti sradicati più in alto, colle insidie delle sabbie mobili del fondo. I Chirghisi, arditi cavalieri, praticissimi del luogo, ci guidano molto abilmente. Generalmente va innanzi uno dei beg, scandagliando con una lunga pertica l' altezza dell' acqua e la consistenza del fondo. Noi lo seguiamo a distanza, l'uno dietro l'altro in fila. I cavalli entrano nell' acqua e vi procedono senza alcuna esitazione, e riprendono piede vigorosamente quando inciampano o scivolano sui ciottoli del fondo, o affondano in un tratto di sabbie mobili ; ma l' impressione di chi sta in sella è sgradevolissima. Si è in preda a una vertigine speciale. Tutto quel che affiora, i banchi di sabbie o di ciottoli, o uno sterpo arenato, sembra essere in moto contro la corrente, o venirci incontro ; e non ci si può render conto dell' avanzare dei cavalli, per l' impressione che danno di camminare di traverso ; conviene affidarsi al loro istinto e lasciarli liberi di scegliere la direzione migliore. Per questa sorta di viaggi, è pre-
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