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0499 Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1
History of an Italian Science Expedition to Himalayas, Kharakhorum and Chinese Turkistan(1913-1914) : vol.1
Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1 / Page 499 (Grayscale High Resolution Image)

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doi: 10.20676/00000174
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1 i v

TOPOGRAFIA DEL GHIACCIAIO RIMU   419

3:

e così si esprime in proposito : « Da Kumdahàn, procedemmo per dieci miglia a Gyapshang (lapcèn, alla confluenza dello Sciàiok e del Cipciàk, presso al qual luogo, verso Nord-Ovest, è una vasta regione di ghiacciai, nella quale nasce da questa parte lo Sciàiok, e, come si suppone, lo Iàrcand dall' altra » (').

Il Ten. Colon. Gordon, che percorse la stessa via col Forsyth, dedica nel suo libro due tavole colorate al ghiacciaio Rimu, che lo illustrano come egli lo vide da lontano dopo aver risalito buon tratto del Cipciàk da Iapcèn, e la seguente descrizione: « II ghiacciaio Remu (sic) ha origine da picchi e da creste alti fra 19000 e 24000 piedi (da 5800 a 7300 m.). E lungo circa 21 miglia (Km. 33,8) ; largo da 1 a 13/, (Km. 1,6 a 2,8), e termina ad una elevazione di 15800 piedi (4800 m.) sul mare, con una fronte di circa 3 miglia (Km. 4,8) formata da giganteschi pinnacoli di ghiaccio alti almeno 250 piedi (76 m.) ». Fin qui la descrizione calza ; ma, suggestionato dalla carta del Johnson, che fa nascere lo Sciàiok in un bacino montano a Nord-Est del Rimu, e scendere dinanzi ai ghiacciai, traversandone lo sbocco di valle, il Gordon prosegue : « Questo ghiacciaio termina ad una elevazione molto più considerevole di quella comune ai ghiacciai di questa parte del sistema himalaiano, a causa dell' azione del fiume Shyok, che tagliando via blocchi di ghiaccio dalla fronte, di regola impedisce il suo avanzarsi più oltre. Tuttavia, è noto che in varie occasioni il ghiacciaio si è inoltrato attraverso la valle dello Shyok, per modo da sbarrare il corso del fiume e formare un grande lago,.... così come è stato osservato dei ghiacciai Kumdan, più in basso » (`). È facile vedere come sia nata tanta confusione dando uno sguardo allo schizzo ricavato dalla carta preesistente alla nostra spedizione.

Tutti questi esploratori avevano visto il Rimu da lapcèn, a 14 Km. di distanza, o da più lontano ; e anzi, dopo il Forsyth, per 36 anni nessun' altro Europeo passò nelle gole di Cumdàn e alla foce del Cipciàk nello Sciàiok. Fu solo nell' agosto del 1909 che il Dott. Longstaff ed il Cap. Oliver, allora residente inglese a Lé, accompagnati da Rasul Galwan, ebbero la curiosità di fare una escursione a Occidente di Iapcèn per esaminare il Rimu da vicino. Essi seguirono probabilmente il fianco sinistro della valle, pervenendo al laghetto di cui ho fatto cenno nel descrivere la via seguita fra il Dèpsang e il Rimu, oltre il quale si spiegò dinanzi a loro il grandioso scenario del Rimu, cioè del suo ramo meridionale, perché neppure essi poterono vedere il tronco principale del ghiacciaio, nè farsi un' idea della sua estensione, nè indovinare l' esistenza del ramo settentrionale. Sebbene non gli fosse possibile di spingersi più oltre, in modo da poter constatare i veri rapporti dello Sciàiok col Rimu, il Longstaff espresse gravi dubbii sulla correttezza della carta indiana, giungendo alla conclusione già presentita dallo Shaw, ma formulata ora in modo ancor più preciso, che sarà facilmente capita se si legge tenendo presenti i due schizzi comparativi annessi a questo capitolo :

(1) Vedi la citata Autobiography del FORSYTH, pag. 100. (z) Vedi il citato Roof of the World del GORDON, pag. 20.

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