National Institute of Informatics - Digital Silk Road Project
| |||||||||
|
Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1 | |
History of an Italian Science Expedition to Himalayas, Kharakhorum and Chinese Turkistan(1913-1914) : vol.1 |
A bridge made of Giula over the Indus River near Carmang VillagePonte Giula sull'Indo, a Carmang. |
DA SRINAGAR A SCARDU 37
La seconda tappa nella valle dell' Indo è Carmang. Mettiamo il campo su uno stretto piano sabbioso sulla riva sinistra dell' Indo, presso una casetta-ricovero dei corrieri postali ; ma il paese è sull' altra sponda, ai piedi d' una roccia puntuta, coronata da un bel castello abbandonato, ma non ancora in rovina. Attraverso il fiume penzola un ponte di vimini, o giula, probabilmente il più lungo di tutta la regione,
Ponte Giula sull' Indo, a Carmang.
esile, oscillante ad ogni soffio di vento, formato da tre fasci paralleli di vinchi attorcigliati, uno per camminarvi sopra, gli altri due per aggrapparvisi colle mani. Questi primitivi ponti sospesi, descritti già dal Desideri ('), sono in uso da secoli in tutto l' Himàlaia e in tanti altri paesi, con qualche differenza di struttura, a seconda delle piante più adatte che vi crescono, liane, canne, bambù o salici.
Nel pomeriggio riceviamo la visita del figlio del ragia di Carmang, Ali Sher Khan. Tutte le principali oasi del Bàltistan avevano un tempo una dinastia propria di signori, generalmente imparentata coi ragia di Scardu ; ma alleati con lui soltanto quando v' era da combattere un nemico comune. Invece il nonno di Ali Sher Khan,
(I) PUINI, 1. c., pag. 28.
|
Copyright (C) 2003-2019 National Institute of Informatics and The Toyo Bunko. All Rights Reserved.