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『東洋文庫所蔵』貴重書デジタルアーカイブ

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0204 Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1
ヒマラヤ、カラコルム、中国領トルキスタンへのイタリア科学派遣団の歴史(1913-1914) : vol.1
Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1 / 204 ページ(カラー画像)

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doi: 10.20676/00000174
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164   CAPITOLO SESTO

in rosso vivo e riccamente adornati con intagli e sculture di soggetto mitologico. L' effetto generale ricorda in modo evidente uno stile classico, e precisamente l' arte greco-buddista del Gandara, che non può essere stata introdotta fin qua se non dai Cashmiri. Si sale alla loggia superiore per un tronco d' albero in cui vennero intagliate coli' accetta profonde tacche a guisa di gradini (1).

L' interno del tempio è interamente coperto di pitture murali : sono piccoli medaglioni con ripetuta all' infinito la stessa figurina di un Buddha o Bodisatva attorno ad un quadro centrale con una figura più grande circondata da simboli e animali che ricordano certi affreschi pompeiani ; ma quel che salta all' occhio appena entrati, sono tre enormi nicchie nel centro della parete di fondo e di quelle laterali, occupate da statue colossali, di rozza fattura, con doppi avambracci e mani, circondate da statuette, genii alati e altri simboli. Le statue arrivano in alto fin quasi al tetto; ma sono tagliate a metà petto da un ballatoio che corre attorno al vano del tempio, all' altezza della loggia esterna già menzionata, cosicchè è tolta la vista delle teste a chi sta nel tempio.

Un altro tempio contiene gli oggetti del culto, gli strumenti musicali, i labari dipinti, i libri sacri e una fila di statue divine sulla parete di fondo. Vi sono ancora altri templi minori disadorni e meno interessanti (z).

A Saspul, dove arrivai a mezzogiorno del 1° marzo, dopo aver traversato il solito sobborgo di edifizi religiosi, ciorten e cappelle con grandi cilindri da preci in miglior stato di conservazione del consueto, mi avevano preparato un ricevimento coi fiocchi. V' era qualche centinaio di persone, fra la gente del paese, i portatori da congedare e quelli nuovi qui raccolti, un gruppo di suonatori, e, all' ingresso del paese, lungo il sentiero, una fila di donne in costumi di gala, che al mio arrivo si inchinarono profondamente tutte insieme, battendo un contro l' altro nel rialzarsi i braccialetti che cingon loro i due polsi. Il saluto ladaco è una sillaba ripetuta che suona come giù, giù.

I Ladachi, uomini, donne e bambini, sono vestiti di panni pesanti e caldi, e hanno addosso piccoli tesori di oggetti più ornamentali che utili, che dimostrano subito una condizione di relativo benessere, a riparo dalla profonda miseria che rattrista il Bàltistan cencioso. Gli uomini portano lunghi abiti di grossa lana che scendon dalle spalle fin quasi al piede, come tonache, e dànno anche ai laici un aspetto fratesco ; i più ricchi foderati di pelliccia bianca di pecora, e talvolta due vesti sovrapposte, quella interna rossa, quella esterna, che fu bianca, marcata d' una larga striscia d' unto sul dorso, dove vi sfrega contro il codino di capelli intrecciati

(1) Questo tipo di scala primitiva è molto diffuso in Asia. Il ROCKHILL lo descrive nel Tibet orientale in tutte le case a due piani, e S. TURNER (An account of an Embassy to the Court of the Teshoo Lama in Tibet, ecc., Londra, 1800, pag. 50) lo trovò nelle case del Butan.

e) Una descrizione particolareggiata di Alci e dei suoi templi con eruditi commenti ed interpretazioni, ci dà il FRANCKE nelle Antiquities, ecc., pag. 89-92.