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『東洋文庫所蔵』貴重書デジタルアーカイブ

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0558 Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1
ヒマラヤ、カラコルム、中国領トルキスタンへのイタリア科学派遣団の歴史(1913-1914) : vol.1
Storia della Spedizione Scientifica Italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Turchestàn Cinese(1913-1914) : vol.1 / 558 ページ(カラー画像)

キャプション

[Photo] クカラン・ダーワン峠の北 大理石の尖塔Guglie di marmo a Settentrione del Cucalàn Dauàn.

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doi: 10.20676/00000174
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474   CAPITOLO DICIASSETTESIMO

Perveniamo infine nella grande valle Culàn Arghè (« culàn » è il kiang tibetano, o asino selvatico, e « arghè » vuol dire acqua corrente), in un luogo detto Cucalàn Aghzè, (« aghzè », sbocco di valle), 800 metri sotto il valico, e vi mettiamo il campo in riva al fiume, un affluente, come dissi, dell' Iàrcand. Sull' altra sponda è una piccola stazione di pastori, un aghil, con una tenda, un branco di jak e un armento di pecore, guardato da grossi cani chirghisi che paiono lupi.

Guglie di marmo a Settentrione del Cucalàn Dauàn.

L'sindomani, 18 settembre, valichiamo la seconda catena, e passiamo dal bacino dell' Iàrcand e quello del Tiznàf. La salita è divisa in due tratti. Una prima china ci porta ad un vasto terrazzo quasi piano, cosparso di blocchi di granito, che, al piede della china terminale, è tagliato da una tendina di calcari uguale a quella notata nello scendere dal Cucalàn, ma di minori dimensioni. Poi una costa breve, ma molto erta, mette al sommo della cresta uniforme, con depressioni poco marcate ; è il Taktà Coriim, ossia « roccie a forma di tavole piane », alto 5300 m. s. m. La vista dei monti ci è tolta dalle nubi e dai vapori densi che riempiono anche la valle dove ci accingiamo a scendere. Traversiamo la estremità di un piccolo ghiacciaio che scende da Oriente, e poi una orribile pietraia di grandi blocchi di granito, saltando da uno all' altro, seguendo la direzione indicata da piccole piramidi di pietre erette qua e là. I cavalli tirati, spinti, sorretti, fanno miracoli di acrobatismo, procedendo a salti e sdruccio-